venerdì 5 agosto 2016

CARTA VENEZIANA


Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Carta Veneziana
Dimensione Opera: cm 15x21


“...La laguna è opera antica della natura. Dapprima la marea, il riflusso e la terra in azione reciproca, quindi il progressivo abbassamento delle acque preistoriche, fecero sì che all'estremità superiore dell'Adriatico si formasse una considerevole zona paludosa, che, dopo esser stata sommersa dall'alta marea, viene parzialmente lasciata libera dal riflusso. L'arte umana s'impadronì dei punti più eminenti, e così nacque Venezia, collegando in sé cento isole, circondata da cento altre..."


Johann Wolfgang Goethe

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lunedì 18 luglio 2016

PALERMO VISTA MARE


Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Palermo Vista Mare
Dimensione Opera: cm 15x21


“...Non saprei descrivere con   
   parole la luminosità vaporosa
  che fluttuava intorno alle coste 
 quando arrivammo a Palermo
in un pomeriggio stupendo. 
La purezza dei contorni, 
la soavità dell'insieme,
il degradare dei toni, 
l'armonia del cielo, del mare,
della terra… 
chi li ha visti una volta
non li dimentica per tutta
la vita.”




"…Giunti alla vetta del monte, 
dove questo forma come una nicchia nella roccia, 
ci troviamo di fronte ad una parete a picco
 alla quale la chiesa ed il convento sembrano appesi (...) "
J.W.Goethe

AL CENTRO DEL MONDO


 Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Al Centro del Mondo
Dimensione Opera: cm 180x75

SANTA ROSALIA


 Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Santa Rosalia
Dimensione Opera: cm 30x21

LE VIE DEL VINO


 Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Le Vie del Vino
Dimensione Opera: cm 30x60

MAPPA DEL GUSTO MEDITERRANEO


Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Mappa del Gusto Mediterraneo
Dimensione Opera: cm 100x50

IL VULCANO ETNA

Elaborazione  Cartografica - Fotografica 
Il Vulcano Etna
Dimensione Opera: cm 40x25

 "... l'Etna nevoso, colonna del cielo 
 d'acuto gelo perenne nutrice 
lo comprime. 
Sgorgano da segrete caverne 
fonti purissime d'orrido fuoco, 
fiumi nel giorno riversano 
corrente di livido fumo 
 e nella notte rotola 
con bagliori di sangue 
rocce portando alla discesa 
 profonda del mare, con fragore. "
Pindaro, Pitica I 470 a. C.


L' IRA DI POLIFEMO


Elaborazione Fotografica 
L'ira di Polifemo
Dimensione Opera: cm 40x25

« Qui un uomo aveva tana, un mostro,
Che greggi pasceva, solo, in disparte,
E con gli altri non si mischiava,
Ma solo viveva, aveva animo ingiusto.
Era un mostro gigante; e non somigliava
A un uomo mangiator di pane, ma a picco selvoso"



«Se qualcuno ti chiederà chi ti ha accecato, rispondi che non fu Oudeis , ma Ulisse d'Itaca!»

martedì 12 luglio 2016

Il mito di Aci e Galatea


 Elaborazione Fotografica 
Il Mito di Aci e Galatea
Dimensione Opera: cm 40x25



Questa storia antica narra di amori non corrisposti, gelosie ed amori negati, storia di ordinaria follia che culmina in tragedia.

La leggenda si svolge in Sicilia, nell’area vulcanica e costiera dell’Etna, racconta di Galatea innamorata e ricambiata dal giovane pastore Aci, che era a sua volta amata dal Ciclope Polifemo. 
La donna contesa è la bellissima Galatea, una delle cinquanta ninfe del mare, le Nereidi, figlie di Nereo e di Doride, divinità marine che hanno il compito di assistere i marinai. 
Protagonista maschile respinto è Polifemo, un ciclope figlio di Poseidone e di Toosa, una ninfa dei mari. L’amore ricambiato è rappresentato da Aci, un pastore bellissimo, figlio di Fauno e della ninfa Simetide. La bellissima Galatea giocava sulla spiaggia con le sue amiche ninfe, gioiose e festanti, nel limpido specchio di mare dell’isola, quando un giorno apparve dalla collina il gigantesco figlio di Poseidone, Polifemo, che si innamorò di Galatea e decise che la bella ninfa doveva essere sua. Ma Galatea rifiutò in tutti i modi l’amore di Polifeno. Polifemo scoprì i due amanti insieme, infuriato, scagliò una grande pietra contro di loro. Aci fu colpito a morte. Galatea tentò in ogni modo di riportarlo in vita, ma non ci riuscì, così chiese agli dei che il sangue del giovane si trasformasse in un fiume in cui ella avrebbe potuto immergersi per congiungersi per sempre all’amato.
Fu così che dal mito nacque il fiume Aci, un breve corso d’acqua che attraversava molti villaggi, che persero appunto il prefisso di Aci (Aci Castello, Acitrezza, Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci San Filippo, Aci Platani, Aci Santa Lucia) e dove secondo leggenda, Polifemo avrebbe buttato nove parti del corpo di Aci.
Oggi, fra Acireale e AciTrezza, nel paese costiero di CapoMulini esiste ancora una sorgente chiamata dai residenti “Il sangue di Aci”, nome scelto anche per la colorazione dei depositi lungo l’affioramento della fonte.

Il dio Aci fa sentire ancora la sua presenza con spinte verso l’alto di acqua particolarmente fredda e non salata proveniente da spaccature nel fondo marino.

              

domenica 9 gennaio 2011

Tra i Vulcani


Elaborazione Cartografica e Fotografica
Eruzione Vulcani:Etna e Vesuvio
Dimensione Opera: cm 30x90

Eschilo - "Prometeo Incatenato"
" Quell'antico abitatore degli antri ciclici, portento di ribellione, domato dalla forza , quel tremendo Tifone dalle cento teste, che resistette a tutti gli dei, spirate strage dalle bocce orrende, folgorate dal terribile splendore, quasi stesse per rovesciare con violenza l'impero del Dio...ed ora col corpo abbattuto e vinto giace verso lo stretto del mare , sotto le radici dell'etnee. Ed Efesto siede alla fucina nei vertici sommi, da cui a quando con fragore erompono fiumi di fuoco, che con le fiere mascelle divorano i campi aprichi delle ferace Sicilia."